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LE INTERVISTE IMPOSSIBILI: JACQUES NECKER E CHARLES-HENRI SANSON  (IL BOIA DI PARIGI)

LE INTERVISTE IMPOSSIBILI: JACQUES NECKER E CHARLES-HENRI SANSON (IL BOIA DI PARIGI)

JACQUES NECKER

In queste pagine immaginerò di tornare nella fine del XVIII secolo per intervistare Jacques Necker.

Ci troviamo in Francia, guidata dal re Luigi XVI caratterizzata dall’antico regime. In questo scenario incontriamo il ministro delle finanze Jacques Necker.

Io: - Salve, Signor Necker, sono qui per intervistarla, le ruberò solo qualche minuto.

N: - Certo! Nessun problema. Sono pronto!

Io: - Come prima domanda le chiederei di parlarmi della sua vita.

N: - Sono nato il 28 gennaio 1726 a Pomerania. Ho sin da subito dimostrato una grande abilità negli affari economici diventando socio di una grande banca. Il mio duro lavoro da banchiere mi ha permesso di accumulare notorietà e fortuna. Dopo aver sposato Suzanne Curchod iniziò il mio lungo percorso in politica.

Io: - Come sta affrontando questo periodo storico da ministro delle finanze?

N: - Ci troviamo in un periodo storico in cui la Monarchia è in uno stato di fallimento, necessita di trovare fondi e per questo il re Luigi XVI mi ha affidato il titolo di ministro di stato. Grazie a ciò ho avuto accesso ai consigli e ho verificato la presenza di vari debiti accumulati negli anni tra spese di corte e le spese per finanziare la guerra di indipendenza americana.

Io: - Crede sia giusto  la divisione della società in tre ordini?

N: - La mia proposta detta poco fa riflette il mio pensiero. Considero ingiusto che solo il terzo stato partecipi a sostenere economicamente lo stato. In un momento di profonda crisi dovrebbero partecipare tutti, ma questo sistema politico è basato sulla mancanza di libertà, disuguaglianza e disparità dei diritti.

Io: - Crede che le sue proposte verranno accettate? In caso affermativo, crede che il regime assolutista arriverà alla sua fine?

N: - Spero vivamente che le mie proposte vengano accettate, se così non fosse aumenterà sempre di più il malcontento della popolazione che, per farsi valere, attuerà una rivolta.

Io: - La ringrazio per aver speso del tempo per me!

N: - Grazie a lei per aver dato voce ad un uomo come me..

Giulia Marra 2C

 

CHARLES-HENRI SANSON  (IL BOIA DI PARIGI)

Sono Paolo e frequento la II media e oggi mi è stato dato un compito: quello di intervistare un noto personaggio del Settecento di nome CHARLES-HENRI SANSON. Quest’uomo aveva un ruolo importante nella società: era il boia. Nato a Parigi il 15 FEBBRAIO 1739 – 4 LUGLIO 1806, CHARLES è stato un ufficiale, rivoluzionario e boia francese. Si sposò con MARIE ANNE JUGIER da cui ebbe 2 figli: HENRI e GABRIEL SANSON.

P: Ciao Charles

C.H.S: ciao Paolo

P: Chi era il boia in quel periodo?

C.H.S: il boia in quel periodo era il pubblico ufficiale incaricato di eseguire sentenze giudiziarie quando riguardavano pene corporali, comprese torture e condanne a morte.

P: Quando hai intrapreso questa carriera?

C.H.S: ho intrapreso questa carriera nel 1754 quando dovetti succedere a mio padre gravemente ammalato anche se ero già un suo aiutante

P: Qual è stata la tua più grande esecuzione?

C.H.S: Non ne ho avuta solo una ma tante come l’esecuzione di LUIGI XVI, la regina MARIA ANTONIETTA ma anche DANTON, DESMOULINS e ROBESPIERRE.

P: QUALE È STATA L’ESECUZIONE CHE TI HA LASCIATO IL SEGNO?

C.H.S: l’esecuzione che mi ha turbato è stata quella di LUIGI XVI. Per un errore di posizione della lama LUIGI XVI non morì subito ma dovetti assistere alle sue urla ed alla sua agonia.

P: QUANDO HAI DECISO DI RITIRARTI?

C.H.S: ho deciso di ritirarmi il 30 AGOSTO 1795, però rimasi ufficialmente in carica fino alla morte.

P: IL TUO RUOLO A CHI E’ PASSATO?

C.H.S: il mio ruolo è passato mio figlio HENRI SANSON anche mio figlio GABRIEL è diventato AIUTO-BOIA.

NONOSTANTE IL PERIODO E GLI EPISODI SUCCESSI CHARLES MORI’ NEL SUO LETTO IL 4 LUGLIO 1806.

Paolo Malerba 2C

Date

02 Giugno, 2023"

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