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LE INTERVISTE IMPOSSIBILI: MARTIN LUTERO

LE INTERVISTE IMPOSSIBILI: MARTIN LUTERO

Martin Luther (Lutero in italiano) è il monaco tedesco di cui tutti parlano a causa delle critiche feroci indirizzate alla Chiesa cattolica. Oggi siamo andati ad intervistarlo per cercare di capire meglio le sue posizioni.

G. Salve, innanzitutto vorremmo sapere dove e quando è nato?

M. Salve, sono nato a Eisleben, Turingia, il 10 novembre 1483.

G. Qual è stato il suo percorso formativo prima di prendere i voti?

M. Quando i miei genitori si trasferirono a Mansfeld, in seguito alla nomina di mio padre a magistrato, frequentai la scuola di latino. Nel 1501 mio padre mi fece iscrivere all’università di Erfurt dove studiai arti liberali conseguendo il baccalaureato e il titolo di magister artium nel 1505.

G. Quando si manifestò la sua vocazione a farsi monaco?

M. Proprio nel 1505 ritornando ad Erfurt, dopo aver fatto visita ai miei genitori, fui sorpreso da un violento temporale e quasi ucciso da un fulmine. Fu in quell’occasione che implorai Sant’Anna di salvarmi promettendole che, se così fosse stato, sarei diventato monaco. Poche settimane dopo entravo nel convento agostiniano-eremitano di Erfurt dove, nel 1507, fui ordinato sacerdote.

G. I suoi genitori approvarono questa scelta?

M. Inizialmente no, soprattutto mio padre che non era convinto della serietà della mia vocazione e più volte cercò di farmi tornare sui miei passi, inutilmente.

G. Perché ha tanto criticato la vendita delle indulgenze da parte della Chiesa di Roma?

M. Perché non sono d’accordo che, per la remissione dei peccati, si debba pagare una quota in denaro. La salvezza viene direttamente da Dio, solo la fede conduce alla giustificazione dell’anima. Il commercio delle indulgenze è, quindi, una pratica blasfema.

G. Quale obiettivo voleva raggiungere quando ha pubblicato le 95 tesi?

M. Il 31 ottobre 1517 scrissi una lettera all’arcivescovo di Magdeburgo e di Magonza e al vescovo di Brandeburgo, chiedendo di ritirare la regola che disciplinava la concessione delle indulgenze. In quell’occasione allegai le 95 Tesi in cui contestavo, punto per punto, questa pratica. Tuttavia, i vescovi non risposero alla mia lettera e così decisi di affiggere le 95 tesi sulla porta della Cattedrale di Wittenberg in modo che tutti potessero leggerle e trarre le conclusioni. Certo, mai mi sarei aspettato che avrebbero provocato una vera e propria rivoluzione.

G. Si aspettava la scomunica da parte del Papa?

Martin: Assolutamente no, anzi, credevo che il Papa la pensasse come me. Invece, la sua opposizione mi portò ad andare avanti negando anche la sua autorità e affermando il principio "Sola fede, sola Grazia, sola Scrittura", che mette il fedele direttamente in contatto con Dio, attraverso la lettura della Bibbia, eliminando, così, la mediazione della Chiesa.

G.A conti fatti, si è mai pentito delle scelte fatte?

M. No, pentito mai. Al contrario, sono fiero e orgoglioso delle mie scelte e dei traguardi raggiunti.

G. Sappiamo che anche la sua vita privata ha subito una svolta decisiva, Le va di parlarcene?

M. Sì, certo. Quando ho smesso gli abiti monacali ho incontrato Catarina, un’ex monaca, e l’ho sposata. Il matrimonio e i miei sei figli hanno cambiato totalmente la mia vita, facendomi assaporare ancora di più la Grazia di Dio.

G. Se dovesse dare un consiglio a noi ragazzi come ci direbbe di comportarci di fronte a un’ingiustizia?

M. Il consiglio che mi sento di darvi è di combattere sempre quando pensate di essere di fronte ad un’ingiustizia. Non arrendetevi mai, credete in voi stessi e la verità, prima o poi, verrà a galla.

G. Grazie per la disponibilità e la chiarezza con cui ha risposto alle nostre domande.

Gli alunni della classe II A, Scuola Secondaria di Galatone

Date

24 Febbraio, 2023"

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