“MAI CONCENTRASI SU QUELLO CHE NON SI HA” - Parola di Ferdinando De Giorgi, CT della Nazionale maschile di volley
Ogni cosa finisce, ma se ti lascia un segno nel cuore e nella mente, la ricorderai per tutta la vita. Tra tutte le belle esperienze che ho vissuto durante il mio percorso scolastico, una che mi è rimasta impressa è stata l’incontro con Fefè De Giorgi, presso l’IISS “E. Fermi” di Lecce, il 12 gennaio. Può sembrare strano che io sia rimasta colpita da questa esperienza, ma vi assicuro che certe sue risposte alle nostre domande sono state di stimolo per noi ragazzi; sono una motivazione in più per svegliarsi la mattina e dire: “Io ce la posso fare”.
Ho avuto la fortuna di far parte, insieme ad altri compagni, della delegazione della scuola secondaria POLO 2 di Galatone, che ha incontrato il CT della Nazionale di volley, il salentino Ferdinando De Giorgi. Durante l’incontro mi ha colpito il fatto che più volte abbia ripetuto che i suoi allenatori lo ritenevano troppo “basso” per fare strada. Evidentemente per lui i centimetri in meno non avevano importanza, perché quello che faceva e le sue scelte erano dettate dal cuore.
Secondo lui, infatti, non bisogna farsi condizionare dalle persone che ti vietano di fare ciò che desideri, ricordandoti sempre che ti manca qualcosa, invece di spronarti a concentrarti sulle doti che hai.
Prima di Italia – Serbia tutti i cronisti insistevano sul fatto che la nazionale italiana, fatta di giovani, non avesse esperienza. De Giorgi ha spronato i suoi atleti a non farsi condizionare da ciò che non avevano, ma di puntare sulle loro doti, soprattutto sull’entusiasmo e sullo spirito di squadra. Così è stato e l’Italia ha vinto gli Europei.
Abbiamo visto dei filmati relativi alle partite e mentre scorrevano le immagini, vedevamo gli occhi del CT azzurro pieni di gioia. Da alzatore, allenato dal mister Velasco, anche a lui è capitato di stare in panchina o di commettere degli errori, ma la sua passione lo ha spinto ad andare avanti e gli ha permesso di raggiungere con impegno e sacrificio tanti successi sia da atleta, che da allenatore.
Quest’incontro mi è servito come occasione per crescere, per riflettere e aggiungere un pezzo a quel puzzle che chiamiamo vita.
Giulia Maglio II B
