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Un erbario di carta riciclata per toccare con mano la biodiversità

Un erbario di carta riciclata per toccare con mano la biodiversità

Uno degli argomenti di geografia trattati in classe in questi mesi è la biodiversità, ovvero la diversità genetica all’interno di una specie, fondamentale per la vita sia delle piante che degli uomini. Grazie alla biodiversità, gli esseri umani possono avere a disposizione diverse varietà di grano, giusto per fare un esempio banale. La biodiversità dipende dalla capacità di adattamento di una specie. Per approfondire questo affascinante argomento, abbiamo deciso di selezionare la quercia, come specie arborea che ha tante varietà, come il leccio, la quercia spinosa, la vallonea, etc. Abbiamo analizzato in classe dei campioni delle diverse specie, per confrontare le foglie, le ghiande ed altre caratteristiche.

In seguito, a metà dicembre, abbiamo realizzato un piccolo vivaio di querce. Per capire meglio come procedere, abbiamo visto un video sulla selezione delle ghiande e su come si mettono a dimora. Sulla base di queste indicazioni abbiamo selezionato delle ghiande provenienti dai lecci che crescono nel giardino della scuola. Abbiamo scartato quelle che presentavano fori di insetti o erano danneggiate da batteri. Poi abbiamo messo quelle selezionate in una bacinella ed eliminato quelle che galleggiavano e che quindi erano secche all’interno.

Infine abbiamo portato a scuola dei vasi e del terriccio e abbiamo piantato le ghiande. Nel mese di febbraio sono spuntati i primi germogli, che sono via via cresciuti.

Dopo questa attività siamo passati ad un nuovo progetto, cioè un compito di realtà ancora più importante e coinvolgente: la creazione di un erbario, su un taccuino di carta riciclata, con piante della macchia mediterranea.

Ognuno di noi ha dato il suo contributo, portando con sé vari tipi di carta che aveva recuperato in casa, come carta da imballaggio, carta da lettera, carta di giornale, cartoncini. In seguito con la professoressa di Tecnologia abbiamo ritagliato le carte nel giusto formato e le abbiamo rilegate per formare un taccuino. Il taccuino poi è stato trasformato in un erbario, contenente sia un campione della pianta, che una scheda su cui abbiamo indicato il nome scientifico latino, il nome comune, il luogo e la data di raccolta. Nei nostri erbari abbiamo schedato tante piante: leccio, roverella, quercia spinosa, alloro, rosmarino, eucalipto, mirto, corbezzolo, carrubo, lentisco e tante altre.

In alcune pagine, come in quella del carrubo, abbiamo inserito i semi contenuti nelle carrube, in altri abbiamo segnalato delle particolarità della pianta e delle curiosità. In questo lavoro c’è stato chi ha curato più l’estetica, chi il contenuto, ma tutti abbiamo raggiunto insieme un gran bel risultato.

Questa è stata un’esperienza sia divertente che istruttiva, perché ci ha dato l’occasione di imparare passando del tempo all’aperto, prendendo boccate d’aria pulita, nel cortile della scuola e nelle meravigliose campagne del Salento, dove siamo andati a raccogliere gli esemplari per il taccuino.

In aggiunta abbiamo scoperto il valore del riciclo, recuperando della carta destinata ad essere buttata via, per dare vita con creatività ad un nuovo oggetto tutto nostro.

Aurora Fuso - classe I C Scuola Secondaria di I grado

Date

11 Aprile, 2022"

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