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Storie da brividi...

Storie da brividi..."I maledetti sposi"

Quel lembo di costa salentina, che volge ad ovest di un piccolo paesino in provincia di Lecce, tra le bellezze del paesaggio Mediterraneo, e dove nei giorni più tranquilli d'estate si scorgono delle alture in lontananza.

Quelle acque cristalline sono casa di una grande varietà di colorati pesci e di alte alghe verdi e preziosi coralli rossi che rendono la flora e la fauna mediterranea rare e uniche in tutto il mondo. Di quelle acque limpide, nei giorni più soleggiati, è possibile ammirarne il fondale. Tra alberi d'ulivo e i frutteti di vario tipo, sorgono delle casette che ospitano turisti che vengono dall'estero ad ammirare la Puglia, ma anche dai Salentini che nelle vacanze estive si trasferiscono qui, a due passi dallo splendido mare. Queste case dal tetto spiovente con le mattonelle di terracotta, rendono il paesaggio più ricco e antropizzato. Si può scorgere una piccola stalla dalla quale provengono i versi di animali come buoi e asini, che si mischiano al dolce canto delle cicale e al rilassante rumore dell'acqua. Si può anche vedere la tranquilla spiaggia, che è affollata e piena di gente accaldata d'estate, ma nei mesi più freddi la si può ammirare vuota.

Nella restante parte di terreno si può notare un grande ulivo ai cui piedi crescono spontaneamente ginestre selvatiche e orchidee colorate, sul sabbioso litorale si appoggiano due barchette a remi probabilmente usate la mattina presto dai pescatori. Tra la rigogliosa vegetazione si trovano i cosiddetti "cuti”, dei sassi che affiorano dal terreno calcareo.

Come ogni anno all'inizio di giugno la signora Rosetta si trasferiva nella sua casa in riva al mare e portava con sé il suo labrador retriever Nino che si divertiva a sguazzare nel mare e poi ad agitarsi per asciugarsi vicino alla tua padroncina Rosetta, bagnandola e sentendola imprecare. La signora Rosetta era rimasta vedova di suo marito Sebastiano, o almeno si pensava fosse morto, visto che era scomparso in misteriose circostanze in una giornata estiva, quando era uscito per andare in campagna e non era più tornato. La signora Rosetta imparò a vivere col presunto lutto anche grazie al cane Nino che le faceva sempre compagnia.

Un giorno soleggiato, mentre Rosetta preparava le orecchiette, Nino si tuffò in acqua e trovò qualcosa che galleggiava che lo incuriosì molto.

Così lo portò, prendendolo con la bocca, da Rosetta, che si pulì le mani con un canovaccio colorato e aprì la porta a Nino facendo uscire un odore di polpette che gli fece leccare i baffi (ne sentiva il sapore ancor prima di mangiarle!).

Quando la signora Rosetta vide cosa aveva portato Nino, sbiancò: era un dito mozzato! Di colpo rabbrividì e per calmarsi prese il costume e il materassino e si fece un bel bagno nelle limpide acque cristalline del mare. Ma la pace di Rosetta durò ben poco. Stava per cadere dal materassino quando vide un braccio mozzato che galleggiava. Cosa stava succedendo?

La mattina dopo la stessa storia: Nino dopo il suo bagno quotidiano portò a Rosetta un piede e l’anziana stanca dell'inquietante situazione decise di indagare, ricordandosi che nella sua gioventù si era trasferita in America ed era entrata nell'FBI, catturando i killer più spietati.

Con l'aiuto dell'attento fiuto di Nino, trovò una botola sotto un albero di ulivo e, facendosi coraggio, accese la sua torcia a pile e scese nell'oscurità. La scena che le si presentò davanti era macabra: braccia, gambe, teste e altre parti del corpo smembrate. In quel momento sì senti un tonfo e poi un urlo. Rosetta non era sola. Si fece strada nel buio e vide un uomo con una motosega che smembrava un cadavere. L'uomo si girò, era Sebastiano! Rosetta rimase immobile, stupefatta.

 Suo marito aveva fatto finta di scomparire per diventare un serial killer. “Sebastiano?” disse lei con voce tremante.

 "Ma guarda un po' chi si rivede. Io non sono più Sebastiano, Io sono lo Smembratore" disse lui, e appena finì la frase accese la motosega e iniziò a rincorrere Rosetta.

Risalirono dal bunker che si era creato e Rosetta prese una pietra e gliela lanciò colpendogli la gamba. Lo Smembratore cadde a terra e Rosetta prese la motosega e chiamò la polizia. Sebastiano, o meglio, lo Smembratore venne arrestato e Rosetta continuò le sue vacanze, un po' traumatizzata ma soddisfatta dal fatto che un serial killer era stato fermato, o meglio che lei lo aveva fermato.

Aloisi Alessandra - 3A Scuola Secondaria di I grado

Date

07 Marzo, 2022"

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