Scambio di corpi

Sono le sette del mattino. Sento la sveglia suonare, mi alzo, mi sistemo. Ancora un po’ assonnata, dopo aver fatto colazione ed essermi guardata allo specchio, noto qualcosa: i miei occhi si spalancano e mi sale l’ansia, ero diventata la mia Prof Cristina! Mi fermo un momento, ma dopo averci riflettuto ed essermi assicurata di non essere in un sogno, prendo fiato e dico tra me e me: “Ormai ci sono”. Mentre mi dirigo a scuola mi chiedo dove potrebbe essere finita la Prof. Arrivo, entro in classe e noto tra gli alunni, una me. Ma com’è possibile! Se io sono la Prof per logica lei sarà me. Ma non potevo parlare con lei-me fino alla ricreazione. Inizia la prima ora e finalmente posso vedere tutto ciò che vede la Prof. Vedo Gabriele fare i suoi bricolage, Simone e Marco che parlano e tutti gli altri intenti a fare di tutto, tranne che seguire la lezione. Potevo finalmente dire la mitica frase: “ALZATEVI LA MASCHERINA” e fare i miei soliti discorsi sul Covid, sul fatto che dovremmo essere più uniti e collaborativi come classe e avvertivo, mentre parlavo, una certa noia nel ripetere sempre le stesse cose. Notavo tutto ma proprio TUTTO e per un momento ho sentito salire il panico dai piedi. Quindi la Prof vedeva tutto quello che facevo. E mentre ero persa nei miei pensieri arriva la ricreazione. Prendo Michela e le chiedo se fosse successo qualcosa di strano la mattina. Lei mi dice di essersi svegliata nel mio corpo. Provavo un po’ di disagio, stavo parlando con una Prof più bassa di me e nel mio corpo. Non una cosa da tutti i giorni. Abbiamo continuato a fare le indifferenti per le restanti ore. La mattina dopo tutto è tornato normale. Appena sveglia vado davanti allo specchio, strizzo gli occhi e rivedo il mio vecchio corpo. Arrivata a scuola c’è uno sguardo d’intesa e un piccolo sorrisetto tra me e la Prof per poi continuare la giornata nei nostri vecchi corpi.

Michela Chirivì - 3A Scuola Secondaria di I grado